E’ impressionante ripensare a quanta Storia è stata scritta sulla pagina bianca del marmo di Carrara. Gli uomini di ogni epoca hanno scelto il nostro marmo per raccontarsi, per salvare dal tempo la memoria di nomi, città, nazioni. Per regalare all’uomo un po’ dell’eternità del marmo.
Non ha fatto eccezione una delle epoche più buie della nostra storia patria, il ventennio fascista. In quel periodo, erano “gli anni del consenso”, secondo la formula coniata dallo storico Renzo de Felice, il nostro marmo fu scelto per celebrare il regime e il suo capo, Benito Mussolini. E così, oggi vi raccontiamo la storia di un’opera titanica, scelta dal regime per far vivere il proprio nome attraverso i secoli. Stiamo parlando del Monolite Mussolini.
Colossale fu lo sforzo delle maestranze di Carrara per estrarre e trasportare il gigantesco blocco di marmo – 300 tonnellate per una lunghezza di quasi 20 metri – dal nostro territorio al Foro Italico (allora Foro Mussolini) di Roma. Il monolite, trasportato dalle cave al piano e da Carrara a Roma via mare risalendo poi il Tevere, è ancora oggi uno dei più grandi blocchi di marmo mai estratti nel nostro distretto.
Al termine del suo percorso, il monolite fu eretto e scolpito, in modo tale da assumere la forma di obelisco, e vennero incise le parole “Mussolini Dux”, incisione che nei decenni ha suscitato più di qualche dibattito intorno all’opportunità che caduto il regime la scritta rimanesse leggibile. L’inaugurazione si svolse il 29 ottobre 1932 per celebrare i dieci anni dalla Marcia su Roma. La drammaticità di quello che il regime rappresentò non può di certo sminuire, col senno di poi, la mirabolante impresa tecnica che centinaia di concittadini compirono grazie all’ingegno e all’esperienza secolare di cui erano titolari.
Pensate: a 10 anni dall’ascesa di Mussolini al potere, il Monolite doveva diventare un simbolo di eternità. Eppure, come oggi sappiamo, poco più di 10 anni dopo il regime sarebbe franato. Nel giro di 13 anni ci sarebbero state le leggi razziali, la guerra, la Liberazione, e alla fine sarebbe nata la nostra Repubblica.
Anche per questo motivo, oggi il Monolite ci racconta una storia diversa da quella che avrebbe dovuto raccontare nelle intenzioni del regime. C’è anche una storia dietro la Storia: è una “storia sussurrata”, quella della nostra maestria, delle nostre cave, dello sforzo collettivo applicato ad estrarre e condurre al piano uno dei più grandi blocchi di marmo mai visti.
Un racconto di lavoro, di fatica per la mano e lo spirito, che nei primi tempi fu senz’altro orgogliosamente cantato dai protagonisti e poi via via fu sempre più sussurrato per il pudore di non essere ritenuti complici delle nefandezze del regime che il monolite avrebbe dovuto glorificare. Finché non venne eretto un altro monumento, più grande, al lavoro: la nostra Costituzione repubblicana, che lo vede a fondamento delle libertà fondamentali.
Ecco perché la storia sussurrata di questa incredibile opera collettiva merita di essere raccontata ancora una volta. Di questi incredibili fatti abbiamo testimonianza video grazie agli archivi dell’Istituto Luce Cinecittà. Un racconto, una serie tv in 9 puntate ante litteram, a cui vi lasciamo fornendovi solo i link e delle brevi sinossi.
- E1. – Carrara, Il blocco in Cava. Il gigantesco blocco in cava pronto a partire per la lizzatura. Un brulicare di uomini si adoperano per dare avvio all’impresa. Vedi l’episodio 1. Durata 2:55
- E2. – Carrara, la lizzatura. Il monolite ingabbiato inizia la discesa. Uomini dispongono freneticamente le assi di legno e ingrassano cavi d’acciaio e tronchi. Vedi Episodio 2. Durata 6:32
- E3. – Carrara, un passaggio delicato. Il trasporto dell’enorme blocco affronta un passaggio delicato. Vedi Episodio 3. Durata 5:48
- E4. – Carrara, per le vie di Carrara. 36 coppie di buoi trainano il mastodonte per le vie di una Carrara dimenticata. Vedi Episodio 4 . Durata 3:08
- E5. – Marina di Carrara, la cerimonia per la partenza. Il monolite viene ingabbiato in uno zatterone realizzato ad hoc per l’impresa di trasporto via mare. Migliaia di persone alla cerimonia per la partenza. Vedi Episodio 5. Durata 2:47
- E6. – Fiumicino, l’arrivo del Monolite al porto canale. La zattera e il convoglio arrivano a Fiumicino e si dirigono verso il Tevere destinazione Roma. Vedi Episodio 6. Durata 1:46
- E7. – Roma, arrivo nella capitale del Monolite. Dopo il suo impegnativo viaggio il convoglio giunge via Tevere nella Città Eterna. Vedi Episodio 7. Durata 2:01
- E8. – Roma, il cantiere e le fondamenta. Fervono i lavori per le fondamenta e la predisposizione della macchina che innalzerà il Monolite. Vedi Episodio 8. Durata 1:14
- E9. – Roma, Infine l’Innalzamento del Monolite. La grande macchina a pressione idrica innalza in verticale le 300 tonnellate del blocco di marmo che verranno poi scolpite a forma di monolite. Vedi Episodio 9. Durata 1:24