Che il nome di Carrara viaggi per tutto il mondo principalmente grazie al suo marmo è cosa risaputa. Il marmo stupisce in tutti i suoi colori e sfumature e non viene più utilizzato solo per decorare le stanze delle case. Il marmo è diventato un vero e proprio trend curioso.
Si può ad esempio notare come su Instagram quando le ragazze (e non solo) postano foto di superfici piane con sopra degli oggetti o fiori, il fondo su cui poggiano gli oggetti è quasi sempre in marmo. Ciò perché spesso viene utilizzata della carta che in foto sembra marmo e le influencer la usano per rendere più belle ed eleganti le loro foto, senza avere davvero un pavimento o un piano in vero marmo.
Pochi sanno è che esiste un vero e proprio osservatorio sui prodotti in marmo. Il blog Everything marble (www.everythingmarble.it) curato da Chiara Viganò si occupa di trovare tutte le mode che si ispirano al mamo passando al setaccio negozi online, social media e riviste di design a livello mondiale. Sono stati censiti migliaia di prodotti tra più di 200 categorie, e ciò ha permesso anche di analizzare gli andamenti del mercato.
Secondo l’osservatorio nel 2019 la classifica sulle tipologie di oggetti più frequentemente riprodotti in marmo vede al primo posto i prodotti tecnologici, come cover per i telefoni, auricolari, casse per la musica; seguono gli articoli di cancelleria (agende, penne, …); al terzo posto si trova l’attrezzatura sportiva, dall’abbigliamento agli accessori. Seguono gli utensili da cucina: tazze, piatti, posate; gli accessori da viaggio (valige, borracce) e la biancheria per la casa. Categorie più convenzionali sono i gioielli e oggetti per la casa. Totalmente opposti sono invece gli ultimi due gruppi: trucchi e cibo.
Ma come è usato il marmo fuori dai suoi usi più convenzionali? La maggior parte delle categorie di oggetti citati non può certo essere fatta di vero marmo di Carrara. L’osservatorio non si occupa solo di scovare tutti gli oggetti, dai più comuni ai più strani, che vengono prodotti dal marmo di Carrara, ma anche quelli che semplicemente imitano le fattezze della pietra. E così troviamo un rossetto che riproduce le venature grigie del marmo; cuscini che nonostante il loro freddo aspetto sono morbidi e accoglienti; felpe e giacche che di rigido non hanno nulla. Altri prodotti, come stoviglie e boccette di profumo possono invece essere anche fatte di vero marmo.
In questo processo, nulla è lasciato al caso. Il marmo è infatti riprodotto nei minimi dettagli, tanto che sul blog si trova un vero e proprio catalogo dei tipi e colori di marmo che vengono usati per riprodurre i diversi oggetti. Se per la biancheria di casa le tonalità rimangono per lo più sul bianco, nell’abbigliamento sportivo le tonalità sono diverse: Arabescato, Negro Marquina, Verde Alpi, marmo nero e dorato. Il tipo di disegno da utilizzare dipende anche dal tipo di materiale su cui si dovrà effettuare la stampa. Su carta vanno meglio le tonalità chiare, mentre sul tessuto quelle scure rendono di più.
Questo nuovo mercato, che si struttura attorno a quello tradizionale del marmo utilizzato per opere d’arte, rivestimenti e arredamento è in forte crescita. Ma è proprio vero che l’imitazione della nobile pietra nasce di recente? Già ai tempi in cui Michelangelo utilizzava il marmo per scolpire opere immortali, nei palazzi e nelle chiese si ricorreva alla pittura per riprodurre abilmente i vari tipi di pietra. Uno dei tanti esempi che si può citare è Palazzo Te a Mantova, dove le colonne dell’Appartamento del Giardino Segreto, apparentemente in marmo, sono in realtà realizzate con mattoni e poi intonacate. Negli interni la decorazione è affidata prevalentemente alla pittura ad affresco che, accanto alle scene figurate, imita elementi architettonici quali trabeazioni, cornicioni, portali e specchi in finti marmi policromi. Gli affreschi si combinano, in un armonioso insieme compositivo, con stucchi di raffinata fattura ad imitazione del marmo. Una necessità, imitare il marmo, data dai costi elevati della pietra per l’epoca e della sua difficoltà di reperibilità. Allo stesso tempo, il materiale già allora era un simbolo di raffinatezza e signorilità e non poteva certo mancare all’interno dei più sontuosi palazzi dell’epoca, pronta a meravigliare i visitatori che da secoli ne varcano le soglie.
Sorge una domanda: perché ancora oggi mettere tanti sforzi nel riprodurre il marmo in questi svariati prodotti? Simbolo di eleganza e purezza, il marmo conferisce agli oggetti un senso di tranquillità e durabilità, grazie ai colori lucidi e le venature irregolari. È così che anche gli oggetti più comuni diventano speciali ed eccentrici, cosa che li fa apprezzare dagli acquirenti. Non bisogna dimenticare le dinamiche di mercato. Se infatti ne esiste uno, è perché si è creata una domanda che viene soddisfatta da un’offerta. Uno stesso oggetto con una colorazione in tinta unita e in stile marmo non avrà probabilmente lo stesso prezzo. E se aumentano i consumatori che vogliono differenziarsi rendendo meno comuni i loro acquisti, i commercianti possono permettersi di discriminare ulteriormente sul prezzo, aumentando i profitti.
Il fiorire di oggetti e stili che riproducono il marmo crea così un flusso biunivoco tra i due mercati, basato sulla percezione del marmo, che si alimenta di questi valori positivi e che, stando alle ricerche dell’osservatorio, sembra crescere rapidamente. Oltre ad essere belli da vedere, il blog e la pagina Instagram Everything marble sono un termometro della domanda potenziale globale di eleganza, tranquillità e affidabilità che le nostre aziende non possono ignorare se vogliono aprire nuovi mercati difendendo così l’occupazione e valorizzando questo nostro meraviglioso prodotto.