La Cattedrale del Cristo Salvatore è la chiesa più importante di Mosca con una storia unica e rocambolesca che origina nel XIX secolo e continua fino ai giorni nostri. Il destino della Cattedrale – il tempio ortodosso più alto del mondo – potrebbe trovar posto in un romanzo russo e coincide con alcune delle più importanti pagine della storia del paese. Il progetto di costruzione ha inizio sotto Alessandro I dopo la vittoria sugli eserciti napoleonici, per poi divenire cantiere monumentale dal 1839 al 1883. Stalin decide di demolire l’edificio far posto ad un palazzo dei Soviet, progetto iniziato ma mai realizzato.
Il buco scavato per le fondamenta fu convertito in una piscina, che divenne la più grande al mondo fra quelle all’aperto. Caduto il muro, il popolo di Mosca animato da un nuovo sentimento religioso chiese di riavere il tempio. Vennero perciò raccolte offerte da oltre un milione di cittadini che insieme a fondi pubblici, stanziati dal sindaco di Mosca Juri Lužkov, permisero la ricostruzione della basilica seguendo il progetto del vecchio edificio. La chiesa venne quindi terminata e consacrata il 31 dicembre del 1999.
Negli anni 90, grazie a donazioni private e fondi comunali si è dato il via alla ricostruzione. E’ qui che la storia della Grande Madre Russia si intreccia con quella delle Alpi Apuane e di Carrara.
Ed è grazie a questa ricostruzione che la storia della Grande Madre Russia si intreccia con quella delle Alpi Apuane e di Carrara. L’antico edificio infatti reclamava un cospicuo uso di marmo e vennero quindi contattate dagli architetti russi numerose imprese del lapideo di Carrara. Per un progetto di tale importanza non si volle infatti rischiare e si scelse il meglio.
Le maestranze carraresi dovettero prima di tutto occuparsi della realizzazione del pavimento della chiesa. Questa, nonostante le apparenze non fu un’esperienza semplice. La ragione sta nella scelta del materiale, la Quarzite Rossa, uno tra i più duri al mondo, la cui resistenza è di poco inferiore a quella del diamante. Gli artigiani dovettero mette a punto delle nuove tecniche per riuscire a ricavare pezzi dalle forme e dimensioni più svariate.
Gli artigiani di Carrara dovettero mette a punto delle nuove tecniche per lavorare la Quarzite Rossa e riuscire a ricavare pezzi dalle forme e dimensioni più svariate.
Ancora oggi queste competenze vengono utilizzate dagli artigiani nella lavorazione della quarzite, custodite gelosamente e tramandate solo dal vecchio artigiano all’apprendista, che un giorno magari le perfezionerà per poi insegnarle a sua volta. Alla fine la sfida, non solo è stata vinta, ma superata in modo brillante e si può ammirare il risultato percorrendo la navata della chiesa e osservando il pavimento e i sontuosi rivestimenti delle colonne.
L’altro intervento che può ancor oggi essere notato è la splendida facciata della Cattedrale in marmo bianco e pietra. Più di 1000 metri quadri di marmo, la cui luminosità è accentuata dalla cupola d’orata, creando così uno splendido effetto alla luce del sole, come un faro nella città di Mosca, che rende la chiesa oggetto di numerosi scatti fotografici da parte di turisti e fedeli.
La facciata della Cattedrale è in marmo bianco e pietra. La cui luminosità è accentuata dalla cupola d’orata, creando così uno splendido effetto alla luce del sole, come un faro nella città di Mosca.
Il marmo di Carrara è un’eccellenza italiana a livello globale, tanto da essere presente negli edifici e nei monumenti più importanti e più significativi di tutti il mondo. Ma nel caso della Cattedrale del Cristo Salvatore oltre alla fornitura dell’ambita materia prima colpisce la mole di lavoro applicato all’opera da parte delle esperte maestranze locali. La pietra ha potuto così liberare la sua massima bellezza che oggi è ammirabile da fedeli e turisti.